giovedì 18 dicembre 2014

La dichiarazione delle e degli studenti di ostetricia del Policlinico Umberto I di Roma.

Per fare in modo che le riflessioni di oggi, lunedì 15 dicembre, non si perdano ma che costituiscano invece la base per ulteriori azioni e pensieri condivisi da cui ripartire domani, proviamo a scrivere due righe.
Ci è sembrato di vitale importanza il fatto che questo confronto si aprisse qui al Policlinico Umberto I, luogo in cui ognuno di noi con la propria competenza (e non ruolo o posizione lavorativa) opera nei confronti del singolo e della collettività.

Ciò di cui ci si rende conto da studenti è la mancanza di spazi di dialogo, mentre abbondano le ore dedicate al puro nozionismo se non, purtroppo spesso, al sequestro di tempi di vita e di relazione, attraverso i tirocinii formativi, per sopperire alle evidenti inadeguatezze strutturali e di organico.
L'Università, come specificato in tutti i regolamenti accademici, in quanto parte della comunità scientifica, dovrebbe promuovere la costruzione del sapere come frutto del lavoro comune e partecipato di docenti, studenti e personale. Pretendiamo allora che questi spazi si creino come è stato possibile oggi e che continuino a crearsi, come è stato desiderio espresso oggi.
Quello che le nuove dichiarazioni dell'OMS (lo statement 2014 sulla violenza ostetrica da cui siamo partiti per costruire questo incontro) sottolineano, è che esiste un fenomeno “violenza ostetrica”, e che esso va innanzitutto individuato, per poi essere studiato, contrastato e prevenuto. I due termini - violenza ostetrica - non stanno a significare un operato intenzionalmente violento di ostetrici e sanitari, ma mettono in luce un tipo di violenza occulto e quotidianamente agito nei confronti della donna che partorisce. È il caso ad esempio dell'inefficienza strutturale ben testimoniata dal prof. F. Pecorini che rende vittime operatori e donne al medesimo livello: ciò che doveva essere una sala parto provvisoria è diventata definitiva nella noncuranza delle istituzioni sanitarie, con tutto il corollario di giustificazioni di qualsivoglia natura (economica, architettonica ecc). A scontarla sui propri corpi le donne, a scontarla sulla propria esistenza chi in questi posti ci lavora e ci vorrebbe lavorare meglio. L'ostetrica Marina Baldocci ha sottolineato come il fenomeno sempre più diffuso di una medicalizzazione impropria risulti accentuato quando a partorire sono le donne più in difficoltà , come nel caso di donne straniere.

Il cortometraggio “La prestazione-Sex like birth” realizzato da Freedom for Birth-Rome Action Group, che ha recentemente ottenuto una menzione speciale al Festival del Documentario Scientifico, è stato proiettato per permettere di individuare tutte quelle situazioni, ormai interiorizzate e date per scontate, che sono espressione di violenza ostetrica: a titolo di esempio la posizione non libera durante il parto, il monitoraggio in continuo, l'accelerazione con ossitocina. Se tutto ciò avvenisse per l'atto sessuale (momento in cui sono coinvolti i medesimi ormoni del parto), sembra più facile riconoscerli come atti di interferenza e screditamento delle proprie competenze, e quindi di violenza. A ragionare sull'idea che debbano essere valorizzate appunto le competenze individuali della donna, il diritto alla libertà di scelta sul proprio corpo, la necessità di consensi veramente informati (e non carta straccia da tirare fuori per un eventuale contenzioso medico-legale) sono stati Gabriella Pacini e Michele Grandolfo.

Strappare alle donne competenze in materia del proprio corpo, sembra essere precisa volontà di sistemi e modelli patriarcali, tra le cui espressioni vi è il sistema-ospedale. Ospedale che è l'unico contesto in cui avviene la nostra formazione, luogo in cui, come dalla relazione di Alessandro Rinaldi di Medici senza Camice, nella pratica quotidiana, si acquisiscono dei comportamenti indotti dall'ambiente, dalla struttura, dalle persone coinvolte nell'insegnamento nonché dai colleghi (hidden curriculum), che molto spesso sono però frutto di un adeguamento acritico al contesto.
Aprire gli orizzonti della formazione, costruire protocolli alla luce di incontri partecipati e condivisi (a partire dalla
proposta esplicitata oggi di aprire un tavolo per la creazione di protocolli conformi al modello degli Ospedali Amici dei Bambini, quasi totalmente assenti nel Lazio), ripassare la Carta di Ottawa tanto datata quanto attuale, creare e ricreare spazi di dialogo all'interno dei contesti lavorativi, ci sembrano essere dei validi punti di partenza.

martedì 16 dicembre 2014

Dalla collaborazione tra Freedom for Birth RAG e Il Melograno nasce a Roma uno sportello legale gratuito per dare informazioni ed orientamento legale sui diritti delle donne in gravidanza e maternità

Nasce “Melograno Diritti”.
Uno Sportello legale gratuito per dare informazioni ed orientamento legale sui diritti delle donne in gravidanza e maternità
Martedì 16 dicembre ore 17.00
Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita Via Saturnia 4/a

Sarà attivo dal prossimo gennaio presso la sede dell’Associazione Il Melograno lo sportello legale gratuito Melograno Diritti, realizzato in collaborazione con Freedom for Birth Rome Action Group.
Questa iniziativa nasce per offrire alle donne e alle coppie assistenza, consulenza e informazioni sui loro diritti in gravidanza e al parto - ha dichiarato Romana Prosperi Porta Presidente Il Melograno Roma - Un impegno da sempre portato avanti dalla nostra Associazione e che si arricchisce oggi con questo servizio di orientamento legale.”
"Lo sportello legale Melograno Diritti vuole contribuire - dichiara Virginia Giocoli avvocata responsabile del Servizio - nel solco dell'impegno quotidiano di Freedom for Birth Rome Action Group e del Melograno, alla diffusione di informazioni alle donne sui loro diritti nella maternità, indispensabili per rafforzarne la consapevolezza e, quindi, l'autonomia decisionale, in risposta agli eccessi della medicina difensiva, ma anche ai temi del precariato e della discriminazione delle neomamme nel mondo del lavoro."
Il progetto sarà presentato oggi, all’interno di una Tavola Rotonda sui diritti delle donne nel percorso nascità alla quale parteciperanno: Romana Prosperi Porta (Presidente Ass.Il Melograno Roma), Virginia Giocoli e Carmen Rizzelli (Freedom for Birth Rome Action Group), Marta Bonafoni (Consigliera Regionale Lazio) e Gabriella Pacini (Ostetrica, Freedom for Birth Rome Action Group).
"Una delle principali linee d'azione che la nuova amministrazione regionale ha deciso di darsi è proprio quella della salute della donna. – dichiara in una nota Marta Bonafoni Consigliera Regionale del Lazio - Personalmente mi sono fatta promotrice di una proposta di legge, già depositata in Consiglio, che stabilisce “Norme per il parto a domicilio e nelle Case Maternità”. La proposta è stata frutto di un lavoro di condivisione e partecipazione che ho avuto con ostetriche, ginecologhe e giovani mamme per permettere alle donne e alle coppie del Lazio di poter decider dove partorire, in sicurezza. I luoghi della legge sono proprio le abitazioni private e le Case del Parto, la mia intenzione è quella di farne nascere in tutto il territorio regionale, di dotare innanzitutto le donne di una rete di cura e di sostegno adeguato, di fornire al parto a domicilio ed extra-ospedaliero, le giuste risorse. Nel frattempo il Presidente Zingaretti ha emanato un decreto ad hoc che stabilisce anche in questo caso le linee-guida per il parto a domicilio e la tariffazione per il rimborso della prestazione ostetrica extra-ospedaliera".
Lo Sportello legale Melograno Diritti offre informazioni e consulenze orali a titolo gratuito su: sui diritti delle donne nel percorso nascita (gravidanza, parto e post-partum); maternità e lavoro (astensione dal lavoro, congedi parentali, licenziamenti, mobbing, ecc.); casi di responsabilità medica, di violazione del diritto al consenso informato sui trattamenti medici, di trattamenti non rispettosi nelle strutture sanitarie o di violenza ostetrica.
Del pari gratuita è l'assistenza relativa a questioni di interesse collettivo, istanze di rimborso spese per il parto a domicilio, redazione del piano del parto.
Per i casi in cui sarà richiesta un'assistenza stragiudiziale o giudiziale specifica, saranno preventivamente concordate delle tariffe convenzionate, socialmente sostenibili.
Lo sportello legale sarà attivo:
tutti i lunedì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 a partire dal 12 gennaio 2015.
Per accedere al servizio è necessario concordare un appuntamento telefonando al numero 06/70475606 o via mail all'indirizzo info@melogranoroma.org, con oggetto "Richiesta appuntamento Melograno Diritti".
Gli incontri si svolgeranno presso la sede del Melograno di Roma in Via Saturnia n. 4/a.

domenica 14 dicembre 2014

"LA PRESTAZIONE" VINCE UNA MENZIONE SPECIALE DELLA DIREZIONE ARTISTICA AL DOCSCIENT!

Oggi, siamo particolarmente liete ed orgogliose di annunciarvi che Il nostro cortometraggio: "La Prestazione. Sex like birth" ha meritato la menzione speciale della direzione artistica al Docscient International Scientific Film Festival 2014 con questa motivazione:

"Per la sorprendente capacità di porre interrogativi su alcuni inossidabili paradigmi scientifici utilizzando un artificio narrativo paradossale, geniale ed estremamente efficace"


A Roma, dal 4 dicembre 2014, si è tenuta la IV edizione del DocScient International Scientific Film Festival, festival internazionale del Documentario Scientifico delle Università e degli Enti di Ricerca.


   

Il nostro cortometraggio "La prestazione. Sex like birth", scritto da Gabriella Pacini, è stato presentato il 4 dicembre 2014 al DocScient fuori concorso.

(di seguito alcune immagini della proiezione avvenuta il 20 ottobre nel corso della "giornata Nazionale della Buona Nascita", presso la Città dell'Altra Economia di Roma, 
Il pubblico ha molto apprezzato)














Il Rome DocScient Festival è uno showcase di produzioni ad alto contenuto scientifico: dalla divulgazione scientifica, al documentario di intrattenimento, al materiale di archivio. Il festival è interessato a documentari divulgativi o di intrattenimento che hanno alla base una ricerca eseguita in qualsiasi disciplina, dalle scienze esatte a quelle umane, senza restrizioni relative a durata, anno di realizzazione, tematiche affrontate. L’iniziativa intende promuovere e rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate da università, enti ricerca pubblici e privati, imprese ad elevato contenuto tecnologico e case di produzione, promuovendo il dialogo fra i soggetti interessati al fine di favorire la realizzazione di documentari di alta qualità ed elevato contenuto scientifico.





















Ecco l'elenco dei vincitori dell'edizione 2014:
http://www.docscient.it/rdf-2014-documentari-vincitori-winning-documentaries/

Il nostro cortometraggio "La prestazione. Sex like birth", scritto da Gabriella Pacini, è stato presentato al DocScient fuori concorso.
Ci onora particolarmente la motivazione della menzione speciale.

Un motivo in più per venire a vederlo!

Le prossime proiezioni saranno:
Lunedi, 15 dicembre 2014, ore 12.00 presso l'Aula Magna Ginecologia-Ostetricia del Policlinico Umberto I, nell'ambito del convegno "Che cos'è la violenza ostetrica" organizzato dalle studentesse e dagli studenti di Ostetricia"
Martedi, 16 dicembre 2014, ore 17.00, presso il Melograno di Roma, via Saturnia 4/a, in occasione della presentazione di MELOGRANO DIRITTI - Sportello Legale di Freedom for Birth Rome Action Group in collaborazione con Il Melograno di Roma.

Vi aspettiamo!
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutte e tutti quell* che hanno lavorato gratuitamente alla realizzazione di "La Prestazione - Sex like birth":

Soggetto di Gabriella Pacini

Scritto e prodotto da Gabriella Pacini e Sarah McTeigue
Diretto da Alessandro Basaluzzo
Interpretato da: 

  • Davide Jacopini
  • Serena Foddis
  • Manuele Messineo
  • Gabriella Pacini

Fotografia Valentina Pascarella
Montaggio Sarah McTeigue
Assistente al montaggio Francesca Addonizio

Musiche originali Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro
Aiuto regista Kiersten Miller
Segretario di Edizione Jonathan DemanScenografia Bianca Pezzati
Trucco e Parrucco Carla VincenzinoMontatore del suono Francesco VallocchiaOperatore di macchina Martina Cocco
Elettricista Sammy Paravan
Colorist Monica di SabatinoGrafic Designer Katie Roche
Vestito premaman grazie a The Milk Bar
Mezzi tecnici Scirocco CinematograficaGirato presso Casa Internazionale delle Donne di Roma

mercoledì 10 dicembre 2014

RADIOTERRANAVE CI INTERVISTA.


Radioterranave ci ha intervistate rispetto alla tematiche della Violenza Ostetrica.

Ospiti della puntata:
Gabriella Pacini, ostetrica di Freedom for Birth - RAG
Elis Viettone, giornalista freelance
Valentina Gazzaniga, docente di Storia della Medicina Università La Sapienza
Virginia Giocoli, avvocata di Freedom for Birth - RAG

Ringraziamo Marzia Coronati e Marco Stefanelli per l'attenzione verso un tema ancora troppo poco discusso.

Per ascoltare l'intervista clicca qui.

LA VIOLENZA NEL PARTO CHE VIENE DA LONTANO, TRA RITUALI E PATRIARCATO: NOI DONNE PUBBLICA UN ARTICOLO SUL NOSTRO EVENTO DEL 29 NOVEMBRE.

Ringraziamo la redazione di Noi Donne e la direttora Tiziana Bartolini, che hanno pubblicato un interessante resoconto dell'evento che abbiamo organizzato presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma il 29 novembre.

Crediamo che contributi come questo siano molto importanti per alimentare il dibattito sul tema della violenza ostetrica, che in Italia è pressochè assente.

La pubblicazione su Noi Donne, storica rivista femminista, è simbolicamente importante e dimostra un rinnovato interesse per il tema dell'autodeterminazione delle donne nel percorso nascita ed in particolare al momento del parto.
Come movimento attivista riteniamo che la negazione dei diritti riproduttivi delle donne, sia che si parli di interruzione di gravidanza, di contraccezione, di fecondazione assistita, sia che si parli di percorso nascita, abbia una matrice comune che risiede nella funzione sociale di controllo che da sempre ed in differenti culture viene agita attraverso rituali di disciplinamento del corpo della donna.
 
 Per questo motivo riteniamo che la battaglia per l'autodeterminazione sia unica e che la lotta per il diritto di scelta nel percorso nascita debba essere affiancata a quella su IVG, contraccezione e PMA.

Clicca qui per leggere l'articolo su Noi Donne.

sabato 6 dicembre 2014

Il NICE in UK raccomanda il parto a casa o in casa maternità. Una decisione immorale?


Il celebre NICE (National Institute for Health and Care Excellence) in UK, ha pubblicato delle nuove linee guida in cui raccomanda il parto a casa, o in casa maternità, per le donne con una gravidanza fisiologica, definendo tale scelta come l'opzione più sicura per la salute di madre e persona che nasce in caso di gravidanze successive alla prima.

La notizia è stata ripresa da diverse testate in tutto il mondo. In un articolo apparso sul Guardian si legge che: Le nuove linee guida raccomandano di consigliare alle donne con gravidanze fisiologiche l'opzione parto a casa, o in casa maternità, come la più sicura per la salute di madre e bambino. Questo importante cambiamento nasce dalla constatazione che le donne assistite a casa da un'ostetrica presentano un numero minore di effetti avversi con un conseguente minore numero di interventi medici quali, solo per citarne alcuni: episiotomia, taglio cesareo, parti operativi con forcipe e ventosa.  

Secondo la Prof.ssa Susan Bewley (unità sanitaria complessa di ostetricia e ginecologia del King's College e responsabile del panel del NICE che ha elaborato le nuove linee guida)  anche l'incidenza delle infezioni si riduce notevolmente nel parto extra-ospedaliero "Noi - aggiunge - al di là di quelle che sono le evidenze scientifiche, pensiamo sia fondamentale sostenere il diritto delle donne alla libera scelta del luogo del parto. Le donne hanno il diritto di scegliere e di veder supportata la loro scelta". Dalle linee guida emerge che quasi la metà delle donne ha i requisiti necessari per il parto domiciliare, questo si potrebbe tradurre in migliaia di parti a casa nel prossimo futuro del Regno Unito."

Un articolo sul sito della BBC pronone un grafico molto chiaro:




  
Qui sopra un interessante video di un dibattitto trasmesso da SkyNews dal titolo "Where is the safest place to give birth?"

E in Italia?


 ancora nessuna dichiarazione sulla notizia da parte delle società scientifiche di ostetricia, ginecologia o neonatologia, che al contrario si erano espresse negativamente (ecco le dichiarazioni di SIN e SIGO) lo scorso maggio in occasione della delibera per il rimborso del parto a casa per la Regione Lazio (di cui abbiamo parlato qui). 

Noi del movimento Freedom for Birth-RAG pensiamo che queste nuove linee guida rappresentino un importante riconoscimento della libertà di scelta delle donne. 

Vogliamo segnalare che il Prof. Savulescu, bioeticista di Oxford, in un recente articolo, scritto con de Crespigny, accusava le donne che sceglievano il parto a casa di essere immorali, in nome di una presunta maggior pericolosità di tale scelta. Oggi il NICE non solo smentisce tale presunta maggiore pericolosità del parto in casa rispetto a quello ospedaliero, ma definisce questa opzione come la scelta più sicura per madre e persona che nasce.

Noi vogliamo prendere le distanze da questo tipo di atteggiamento, altrimenti dovremmo, paradossalmente, seguendo il ragionamento di Savulescu, considerare immorali le donne che, avendo già partorito, preferiscano partorire in ospedale anche il secondo figlio, esponendolo così ad un rischio più alto. 


Questo atteggiamento, giudicante, paternalistico e oppressivo, non tiene conto di dell'importanza del riconoscimento del diritto della donne di decidere come e dove partorire. 

Diritto che, in un'esperienza come quella del parto, che molte donne considerano fondante, non può essere in nessun modo considerato marginale, ma al contrario rappresenta il riconoscimento della soggettività delle donne e delle loro competenze e capacità di autodeterminarsi.

Con questo noi di FFB-RAG non vogliamo sostenere che il parto in casa o in casa maternità, assistito dalle ostetriche, sia il migliore dei parti possibili, non proponiamo alcun modello di parto.
Ribadiamo ancora una volta che la possibilità di fare scelte libere e informate è un fondamentale determinate della salute delle persone (come affermato più volte dall'OMS nella Carta di Ottawa o nel recente statement contro l'abuso e la mancanza di rispetto sulle donne al momento del parto nelle strutture sanitarie) oltre che un diritto umano fondamentale (come peraltro sancito dalla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo).

Per questo motivo, sia che una donna scelga di partorire in casa, assistita dalle ostetriche, sia che scelga di partorire in ospedale, noi rispettiamo la sua scelta e ci battiamo affinchè possa compierla liberamente.

Condividiamo pienamente le parole della già citata Prof.ssa Susan Bewley, responsabile del gruppo che ha emanato le nuove linee guida: "Non c'è un solo modello taglia unica di parto che sia adatto per tutte le donne (...) alcune donne potrebbero preferire di far nascere il proprio bimbo/a a casa o in una casa maternità perchè questi luoghi sono generalmente più sicuri, questo è un loro diritto e devono essere supportate in questa scelta, Ma se una donna preferisse far nascere il proprio/a bambino/a in un ospedale perchè questo la fa sentire più sicura, anche questo è un suo diritto."


mercoledì 3 dicembre 2014

LA PRESTAZIONE AL DOCSCIENT FESTIVAL 2014

La Prestazione, Il cortometraggio di FFB-RAG, partecipa fuori concorso al IV° Festival Internazionale del Documentario Scientifico delle Università e degli Enti Ricerca
Il ROME DOCSCIENT FESTIVAL è uno showcase di produzioni ad alto contenuto scientifico in cui vengono 
proiettati documentari divulgativi o di intrattenimento che hanno alla base una ricerca eseguita in qualsiasi disciplina, dalle scienze esatte a quelle umane, senza restrizioni relative alle tematiche affrontate. L’iniziativa intende promuovere e rendere disponibile al pubblico produzioni documentaristiche realizzate contribuendosi così alla diffusione di un dialogo fra i soggetti interessati al fine di favorire la realizzazione di documentari di alta qualità ed elevato contenuto scientifico.
Organizzato con la partecipazione della Regione Lazio, l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, Roma Tre, dipartimento di Biologia, l'ISPRA, L'ENEA, l'ISS, e il Consiglio Nazionale per le Ricerche e altri enti di ricerca ancora.