giovedì 30 ottobre 2014

mercoledì 22 ottobre 2014

FECONDAZIONE ASSISTITA, L'ARTICOLO DI M. GRANDOLFO


Legge 40 e dintorni La fecondazione assistita e la nuova legge che va fatta.
Michele Grandolfo: Le sentenze della Corte Costituzionale tolgono mattoni dal castello ideologico che sottende la legislazione sulla procreazione medicalmente assistita. Nonostante le chiare indicazioni della sentenza sulla “eterologa” si continua a traccheggiare sulla necessità di ulteriore legislazione quando c’è solo da formulare linee guida per regolamenti attuativi come riferimento per la programmazione regionale. per leggerlo tutto vai qui.http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=04987

ABORTO


A questo link e sulla nostra pagina FB potete trovare la relazione della filosofa Chiara Lalli

sabato 18 ottobre 2014

Un’ importante dichiarazione dell’OMS si occupa di violenza ostetrica. Ecco la traduzione provvisoria a cura di FFB RAG ed il nostro commento



Un’ importante dichiarazione dell’OMS si occupa di violenza ostetrica.
Ecco la traduzione provvisoria a cura di FFB RAG ed il nostro commento

Da qualche tempo in rete, soprattutto nei forum o sui social nelle pagine dedicate alla gravidanza e alla salute della donna, è comparsa la notizia che l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità, in inglese WHO: World Health Organization) avrebbe pubblicato delle nuove raccomandazioni per la gravidanza ed il parto. Se così fosse la notizia sarebbe davvero molto importante, considerato che le attuali raccomandazioni sono quelle del 1985, riviste nel 1996 ( qui è possibile leggere le Raccomandazioni e anche scaricarle in PDF).
Ma allora cosa è successo? Come mai si è diffusa questa notizia scorretta che ha avuto una vasta eco e suscitato reazioni entusiastiche da parte di chi, a vario titolo, si occupa di gravidanza e parto?

Cosa ha veramente detto l’OMS?

Il fraintendimento è nato perché l’OMS ha pubblicato uno Statement, una Dichiarazione cioè, che molte e molti hanno pensato contenesse la definizione di nuove linee guida o raccomandazioni.
In realtà non è così, si tratta di un nuovo e importante documento, dal titolo molto chiaro: “La prevenzione e l’eliminazione della mancanza di rispetto e degli abusi durante il travaglio e il parto nelle strutture sanitarie”. Il testo è pubblicato in diverse lingue, ma non in italiano, Freedom ne ha fatto una prima traduzione provvisoria che troverete a breve qui di seguito. Il testo originale invece è possibile scaricarlo qui (inglese), qui (francese) o qui (spagnolo).

Ecco una sintesi del documento ed i nostri commenti al riguardo:
Innanzitutto riteniamo che l’importanza di questa dichiarazione è davvero notevole perché, per la prima volta ed  in modo chiaro e inequivocabile, la massima Organizzazione mondiale che si occupa di Salute parla di violenza ostetrica, denunciando come la mancanza di rispetto e l’abuso sulle donne durante la gravidanza, al momento del parto e nel post - partum siano purtroppo molto diffusi nelle strutture sanitarie di tutto il mondo ed abbiano gravi conseguenze sulla salute materna e infantile.

L’OMS afferma che le violenze che avvengono al momento del parto sono di una particolare gravità a causa della maggiore vulnerabilità delle donne.

Il documento prosegue descrivendo qual sono le principali forme e modalità di abuso e mancanza di rispetto ed identifica in particolare:
  • abusi fisici
  • gravi umiliazioni
  • aggressioni verbali
  • imposizione coatta di trattamenti o procedure mediche e/o mancanza di consenso pienamente informato da parte delle donne rispetto a tali atti
  • rifiuto di somministrare farmaci antidolorifici, qualora la donna ne faccia richiesta
  • gravi violazioni della privacy
  • il rifiuto di ammissione nelle strutture sanitarie
  • negligenza e incuria durante l’assistenza che può determinare complicanze evitabili e
    che minacciano la vita
  • la detenzione delle donne e dei loro bambini nella struttura dopo la nascita a causa dell’incapacità economica della donna di far fronte alla spesa per il parto
Per quanto riguarda l’Italia, nelle sale parto e nei reparti maternità dei nostri ospedali quasi tutte le forme di violenza individuate sono purtroppo molto comuni, eccezion fatta forse per il ricatto economico, dal momento che (per ora) il nostro Servizio Sanitario Pubblico garantisce il libero e gratuito accesso alle prestazioni sanitarie.

La dichiarazione inoltre evidenzia come alcune gruppi o categorie di donne siano esposte ad un rischio maggiore di essere vittima di mancanza di rispetto ed abuso nel percorso nascita: ragazze adolescenti, madri single, donne povere, donne appartenenti a minoranze etniche, donne migranti e donne positive al virus dell’HIV.

A nostro avviso tale dato rende ancora più grave un quadro già drammatico, evidenziano ancora una volta quanto la salute sia direttamente influenzata da fattori di natura sociale ed economica. Come gruppo attivista constatiamo con amarezza e rabbia quanto la nostra società, in tutte le sue articolazioni, comprese quindi le Istituzioni o le strutture sanitarie che dovrebbero garantire pari diritti e pari dignità a tutte e tutti, sia classista, sessita e razzista.

Lo statement dell’OMS prosegue affermando che, nonostante le evidenze scientifiche raccolte (nel documento è presente un’interessante bibliografia) che evidenzino come il problema sia presente in modo diffuso ed abbia gravi conseguenze in termini di salute, al momento non vi è ancora un accordo internazionale nella comunità scientifica circa la definizione di cosa sia la violenza ostetrica e su come misurare la mancanza di rispetto e gli abusi nel percorso nascita, pertanto non sono disponibili dei dati quantitativi sulla prevalenza di tale fenomeno. Per questo motivo l’ OMS ritiene necessario e improrogabile che venga compiuto un grande sforzo di ricerca coordinato a livello internazionale, per meglio definire, misurare e comprendere il fenomeno della mancanza di rispetto e dell’abuso sulle donne al momento del parto e soprattutto per elaborare azioni efficaci finalizzate alla prevenzione ed all’eliminazione di tale grave situazione.

Per l’OMS è di primaria importanza porsi l’obiettivo di raggiungere e garantire elevati standard di assistenza alle donne durante il parto nelle strutture sanitarie, per tale motivo i sistemi sanitari devono essere organizzati e gestiti in modo da garantire il rispetto della salute sessuale e riproduttiva delle donne e dei loro diritti umani.
Nonostante molti governi, ricercatori, organizzazioni internazionali, gruppi della società civile e comunità di tutto il mondo abbiano già evidenziato la necessità di affrontare questo problema, in molti casi le politiche per promuovere un’assistenza al parto rispettosa delle madri non sono ancora state adottate, o non sono ancora stati tradotte in azioni significative, in grado di garantire l’efficacia nel raggiungere l’obiettivo primario della prevenzione e dell’eliminazione del fenomeno della violenza ostetrica.

La dichiarazione si chiude con una vera e propria call for action rivolta alle donne, allle comunità, sgli operatori sanitari, ai dirigenti, a chi si occupa di formazione del professionale sanitario, agli organismi di istruzione e di certificazione, alle associazioni professionali, ai governi, ai sistemi sanitari, ai ricercatori, ai gruppi della società civile ed alle organizzazioni internazionali, perché attivino quella che per l?OMS sembra essere l’unica strategia davvero efficace per prevenire ed eliminare il fenomeno della mancanza di rispetto e dell’abuso sulle donne nel percorso nascita, ovvero un processo inclusivo, che coinvolga e sia partecipato da tutti i soggetti coinvolti

L’OMS individua alcuni punto fondamentali da tradurr ein azioni a livello locale ed internazionale:
  1. Più sostegno da parte dei governi per lo sviluppo della ricerca finalizzata a definire e misurare la mancanza di rispetto e gli abusi che si verificano in tutto il mondo in istituzioni pubbliche e private durante il percorso nascita e per comprendere meglio l'impatto sulla salute delle donne e sulle loro scelte. E’ necessario che la ricerca produca prove dell’ efficacia di interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno, attuati in contesti diversi, al fine di fornire delle linee guida e dei modelli di intervento guida ai governi e operatori sanitari.
  2. L’avvio il sostegno ed il mantenimento nel tempo di  programmi per migliorare la qualità delle cure nell’ambito della salute materna. Tali buone pratiche di cura possono includere (ma non solo) il sostegno morale dato dalla presenza al fianco della donna di una persona di sua scelta, la possibilità di muoversi durante il travaglio ed il parto, l'accesso al cibo e bevande, la riservatezza, la tutela della privacy, la possibilità di scelta informata, la diffusione di informazioni sui diritti, la garanzia di risarcimento in caso di violazioni di tali diritti, e la garanzia di elevati standard professionali nell’assistenza. L’assistenza deve essere Centrata sulla Persona (People Centered).
  3.  Sottolineare il fatto che diritto delle donne a godere di assistenza dignitosa e rispettosa durante la gravidanza e il parto è un diritto umano fondamentale riconosciuto dal diritto internazionale come tale. Gli avvocati possono ricorrere a tale giurisprudenza per promuovere iniziative politiche sull'importanza di un’assistenza basata sul rispetto e per difendere le donne in caso di violazioni. L’organizzazione dei sistemi sanitari deve essere Basata sui Diritti (Right Based).
  4.  A tutti i livelli, gli operatori sanitari hanno bisogno di formazione e di sostegno, è necessario implementare programmi di formazione in tal senso. Sarebbe importante individuare, strutture sanitarie e  servizi dedicati alla salute materna, che già operino adottando pratiche di assistenza  basate sul rispetto, al fine di compiere indagini sull’efficacia di tali modalità. E’ inoltre molto importante incoraggiare la partecipazione delle donne e delle comunità ad un processo di monitoraggio continuo finalizzato al miglioramento delle pratiche di assistenza e cura.
Come movimento attivista da sempre impegnato nella promozione e nella difesa del diritto delle donne ad avere la possibilità di autodeterminarsi e di compiere libere scelte durante il percorso nascita, nonché di ricevere un’assistenza rispettosa e valida dal punto di vista delle evidenze scientifiche, riteniamo che questa Dichiarazione sia un documento fondamentale che non potrà essere ignorato da governi e istituzioni sanitarie.
Rispondiamo alla call for action intensificando ancora di più il lavoro di informazione, sensibilizzazione e lotta che ci vede impegnate da tempo affianco alle donne e dalla parte delle donne, in particolare di quelle socialmente più deboli o discriminate.

giovedì 16 ottobre 2014

OTTOBRE E NOVEMBRE: TANTE INIZIATIVE PER LA LIBERTA' DI SCELTA

UN AUTUNNO PIENO DI INIZIATIVE IN NOME DELLA LIBERTA' DI SCELTA

Questi mesi di ottobre e novembre sono davvero ricchi di iniziative interessanti alle quali partecipiamo con grande piacere.

Sono occasioni di dibattito, approfondimento, riflessione, scambio, e lotta sui temi che ci stanno a cuore: autodeterminazione delle donne rispetto alla salute sessuale e riproduttiva, gestione del nostro corpo, libertà di scelta nel percorso nascita ma non solo. Saranno occasioni per parlare di interruzione di gravidanza, obiezione di coscienza, accesso alla contraccezione di emergenza (pillola del giorno dopo) violenza ostetrica e libertà di scelta. lo faremo attraverso relazioni a convegni, ma non solo: performance artistiche, incursioni video, reading e molto altro saranno strumenti attraverso i quali cercheremo nei diversi eventi di rintracciare il filo comune di tante storie in cui alla donna non viene riconosciuta la sua soggettività, in cui la sua libertà viene negata e non garantita. Grideremo ancora una volta "Il corpo è mio e lo gestisco io!" e lo faremo attraversando iniziative diverse.

Siamo onorate di essere state invitate ad importanti manifestazioni ed iniziative ed anche noi stiamo preparando nel pentolone (da brave streghe) qualcosa di succulento...

Ecco dove potrete trovarci nei prossimi giorni, vi invitiamo a partecipare e a raggiungerci con le vostre esperienze:



Si inizia sabato 18 ottobre, alla Città dell'Altra Economia, in largo Dino Frisullo a Roma, nei locali dell'ex mattatoio a Testaccio, dove si svolgerà la Prima Giornata Nazionale della Buona Nascita. Ecco il nostro contributo: Virginia Giocoli, avvocata socia fondatrice di Freedom For Birth - Rome Action Group, la mattina terrà un'interessante relazione intitolata: "L'autonomia professionale e la responsabilità giuridica dell'ostetrica, consenso informato capacità di intendere e di  volere della donna nel travaglio e al parto", Virginia inoltre partecipa attivamente al team delle e dei legali impegnato nella realizzazione di un importante documento che sarà discusso e presentato durante la mattinata di sabato.

Alle 14:30 Gabriella Pacini ostetrica, presidente di FFB RAG e Mirta Mattina, psicologa e socia fondatrice FFB RAG, propongono un intervento dal titolo provocatorio: "Fin dove possiamo spingere l'autonomia della donna? Il rispetto della soggettività della donna tra scienza e natura", non sarà una relazione molto usuale... seguiteci e ne vedrete delle belle!
Alle 16:15 Carmen Rizzelli, psicologa e socia fondatrice di FFB RAG e Sarah McTeigue, montatrice e attivista FFB RAG introdurrano la proiezione del nostro corto "La Prestazione - Sex like Birth", scritto da Gabriella Pacini, realizzato da Gabriella e Sarah McTeigue e prodotto da Freedom For Birth Rome Action Group con il contributo di VitadiDonna e Il Melograno di Roma.




Si prosegue poi con venerdi 24 ottobre, quando parteciperemo all'evento organizzato da Nanay dal titolo "Incontro con Michel Odent: nascita, allattamento e salute primale. Evoluzione e sostenibilità", che si svolgerà dalle 10 alle 16 presso Spazio Interiore via Vincenzo Coronelli 46, a Roma al Pigneto. Avere la possibilità di ascoltare Michel Odent, famoso medico francese pioniere degli studi sulla fisiologia della nascita, è un'occasione imperdibile! Un grande comunicatore, capace di parlare di scienza con il cuore.
Noi parteciperemo alle 14 con la proiezione del nostro corto "La Prestazione - Sex like Birth".


Il 31 ottobre, per la notte di Halloween, saremo parte di GHETTO: due giorni di musica e cultura in nome dei diritti, organizzato da Amigdala e Female Cutpresso il Rialto Santambrogio, in via di Sant'Ambrogio 4 luogo storico nel cuore di Roma.
GHETTO è un "
festival di sperimentazione nelle arti visive, musica , informazione sociale, cinema d'impegno e teatro indipendente.
Il risultato della libera trasformazione delle idee in progetti culturali e la voglia di dare spazio all'arte in forme inedite, unisce le forze di due realtà importanti del panorama musicale underground. Female Cut ed Amigdala si appropriano per due giorni e due notti del ghetto urbano, storico simbolo di emarginazione e repressione delle minoranze. La scelta è quella di una provocazione semantica che affermi con forza, la sacralità del rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo. Un'onda d'urto di reazioni artistiche che invade gli spazi del RIALTO per la festa di Halloween. La luce che si propaga da una testa di zucca con sembianze di mostro, produce per la due giorni del festival, un ghetto culturale oscuro e tenebroso dove quello che normalmente è considerato #nomainstream risplende internamente e può essere visto solo accedendo al tempio dello storico palazzo autogestito di Via Sant'Ambrogio."
Saremo presenti con materiale informativo su IVG, Pillola del Giorno Dopo, Contraccezione, violenza ostetrica e autodeterminazione. Mediche e medici attivisti di FFB RAG saranno a disposizione per prescrivere la pillola del giorno dopo, chimera irreperibile nei giorni ed orari di chiusura dei consultori, come avviene in tutti i week end (e non solo). Ci sarà una nuova proiezione del nostro corto:
"La Prestazione - Sex like Birth" ed un reading di un racconto molto particolare: "Il mestiere più antico del mondo", di Gabriella Pacini.


E poi una fanstastica novità: a partire da Novembre ogni domenica mattina Freedom For Birth Rome Action Group sarà su Radio Popolare Roma 103.3!
Con uno spazio radiofonico per parlare insieme di contraccezione, aborto, gravidanza, parto e allattamento.
Informazioni sui luoghi del parto, sulle linee guida delle gravidanza fisiologica. Parleremo di parto in ospedale, parto a casa, parto in acqua, epidurale, taglio cesareo, allattamento al seno e latte artificiale. Di donne che scelgono di tornare al lavoro e di donne che scelgono di stare a casa. Di padri che scelgono di assistere al parto o di sostenere la loro compagna in un altro modo. Di padri che scelgono di avvalersi della legge sul congedo parentale di stare loro a casa con il/la bambina/o, cosa che è comune nel resto d'Europa ma ancora una scelta difficile da realizzare in questo Paese. Parleremo di questo e altro. Proponete anche voi temi, saranno tante le riflessioni da condividere e raccontateci le vostre storie.

Infine qualcosa di molto grande bolle in pentola: stiamo preparando per il 29 novembre presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, in via della Lungara 19 a Trastevere, una giornata su "La Bioetica e il parto delle donne", (di cui vi abbiamo parlato qui)




Anche in questo caso non un semplice convegno, ancora una volta l'arte ci aiuterà a dipanare il ragionamento parlando alla pancia e non solo alla testa... vi terremo aggiornate/i. 




Per chi non potrà esserci, sul blog pubblicheremo resoconti, foto e video delle diverse iniziative.

mercoledì 8 ottobre 2014

allattiAMOci. SETTIMANA MONDIALE PER L'ALLATTAMENTO 2014: SCARICA L'OPUSCOLO!

SETTIMANA MONDIALE PER L'ALLATTAMENTO 2014

In occasione della Settimana Mondiale dell'Allattamento Freedom for Birth Rome Action Group e Terra Prena lanciano:

allattiAMOci!


un'iniziativa a sostegno del diritto delle donne di ricevere informazioni corrette e di compiere una scelta consapevole sull'allattamento.


L'iniziativa prevede un volantinaggio capillare nelle piazze e per le strade, soprattutto davanti alle farmacie, ai supermercati, agli asili nido e, se possibile, davanti agli studi pediatrici.

In questi luoghi, durante l'intera settimana dal 4 all'11 ottobre, sarà distribuito un opuscolo informativo che, senza pretese di esaustività, mira a mettere in discussione i principali luoghi comuni sull'allattamento, a sconfessare le più stravaganti, false e preconcette "leggende" sull'allattamento, che spesso inducono a scelte non consapevoli o non realmente volute.
 
Chiunque, singoli e associazioni, ne condivida il contenuto e gli scopi, può aderire e partecipare attivamente all'iniziativa.


Come? Contattateci via mail all'indirizzo freedomforbirth.rag@gmail.com e vi manderemo una copia stampabile dell'opuscolo!

Oppure scaricate l'opuscolo direttamente qui

lunedì 6 ottobre 2014

Lettera aperta al Senatore Gigli dopo il suo intervento al Convegno della Consulta di Bioetica


Gentile senatore Gian Luigi Gigli, Ho sentito ieri il suo intervento all'evento della Consulta di Bioetica "Il buon medico non obietta" E' stato un intervento, rispetto ad altri che ho ascoltato durante la giornata, molto pacato e tranquillo, da parte di chi non è ostile ai medici non obiettori ma al contrario auspica una migliore comprensione e collaborazione e chiede solo rispetto e tolleranza, verso chi, come i medici obiettori, vuole

domenica 5 ottobre 2014

La Bioetica e il parto delle donne. Premessa all'organizzazione di un convegno


Perché pensiamo che il tema di come e dove partoriscono le donne sia un argomento che riguarda l'etica della vita? L'opinione comune sembra avere idee poco chiare circa cosa sia il parto delle donne, e il più delle volte le persone considerano solo ed esclusivamente quanto sostenuto nell'ambito della prospettiva bio-medica. A volte