martedì 22 dicembre 2015

Un commento al nostro corto "la Prestazione - Sex Like Birth" dal sito BellyBelly

Di seguito un interessante articolo che parla del nostro corto "la Prestazione - Sex like Birth", scritto da Fiona Peacock e che trovate qui.
Siamo felici dell'attenzione con la quale l'autrice ha guardato e commentato il nostro cortometraggio.

Ecco il testo dell'articolo:

If Making Love Was Treated Like Birth – A Sadly Hilarious Video

By  in . Last updated on December 20, 2015

If Making Love Was Treated Like Birth - A Sadly Hilarious Video


Oxytocin is the hormone responsible for birth, sex and love.
It’s often referred to as the ‘love hormone’ and plays an important role in these pivotal social interactions.
During birth, oxytocin causes the uterine muscles to contract and it also acts as a sort of natural pain relief, helping women to cope during contractions.
Environment is key to oxytocin production. A stressful environment can restrict the production of oxytocin. To encourage oxytocin production during labour, it is important that women feel safe, calm and supported. This means being surrounded by trusted people, having privacy and the ability to relax.
Sadly, many women don’t give birth in an environment which encourages the production of oxytocin. In fact, if you consider a typical hospital birth, the environment is unlikely to allow for maximum oxytocin production.
Under the bright glare of the hospital lights, with nurses, midwives and other healthcare professionals wandering in and out of the room during labour, it’s not hard to see why some women find it difficult to relax in a hospital setting

The Importance Of Birth Environment
Of course, some health care professionals are becoming more aware of the importance of the birth environment. Birth centres are cropping up around the world to allow women to give birth in homely, cozy environments. However, not all women have access to a birth centre and sadly many women are still giving birth in settings that may prevent relaxation and inhibit the production of oxytocin.
To show just how detrimental the birthing environment can be, campaigning group Freedom For Birth Rome Action Group came up with the perfect way to highlight the intrusive way health professionals handle birth. Many would argue that birth is more often controlled by healthcare professionals than by labouring mamas, but what if the same was true for the moment of conception?

Conception Stage Fright?

Imagine yourself lying on your back, legs in stirrups, attached to a heart monitor… aroused? No, thought not. Relaxed? Didn’t think so. Could you do the deed with healthcare professionals freely wandering in and out of the room? What if they stopped to comment on your position or technique? Perhaps unsurprisingly, you might find yourself struggling with stage fright in such an environment.
In the tongue-in-cheek video, Performance, actors simulate what might happen if sex was treated as a performance in the way that birth is. The couple in the video are encouraged to pretend the healthcare professionals aren’t they as they attempt to achieve ‘natural conception’. At one point, the doctor walks in and turns the light on, disturbing the couple and immediately tells them to change position.
The video late informs us, “The WHO recommend that women are free to choose their position during labour and birth. Unfortunately, most women are required to lie down on a hospital bed. Episiotomies are only carried out in this position. 70% of women end up with their vaginas cut.”
Throughout the video, the male protagonist can be seen growing more and more uncomfortable. He doesn’t look like someone enjoying sex, instead he has the facial expressions of someone sitting a test they didn’t revise for. As the couple have sex, the doctor counts down for them and quickly scolds the man for pushing wrong. Perhaps unsurprisingly, the couple are struggling to get the job done. After asking for a glass is water, the guy is told that he can’t have a drink, moments later an IV drip is set up to hydrate the guy though he is never given the opportunity to consent to this procedure.
The video later tells us, “Eating and drinking are not allowed for the full duration of labour and birth. There is no medical reason for this… Unfortunately, in most hospitals these interventions are performed with informing and asking for consent.”
Towards the end of the day, the couple are told that they can try for a few more minutes and if it doesn’t work, medical staff will have to intervene and inseminate the woman. That pressure doesn’t seem to help much and by the end of the video, the doctor is congratulating the couple on trying their best and telling them it’s time for the medical team to take over now.

http://www.bellybelly.com.au/birth/if-making-love-was-treated-like-birth-video/

giovedì 17 dicembre 2015

POLIEDRO SPAZIO PER MILLE FAMIGLIE appuntamenti dicembre -gennaio








POLIEDRO-SPAZIO PER MILLE FAMIGLIE 
 Freedom for Birth Rome Action Group e Lucha y Siesta

E' un progetto per le famigliedi qualsiasi tipo e i/le loro figli/e che abbiano il desiderio e il bisogno di condividere con altri momenti di socializzazione, scambio e confronto. 
E' uno stimolo per uscire di casa e stare con gli altri in incontri culturali, informativi o ricreativi. Contro gli stereotipi socioeconomici e di genere tra le famiglie e rispetto a ruoli e funzioni genitoriali.

Poliedro nasce all'interno del progetto di Sportello CONSULTIAMOCI di ascolto, informazione e orientamento psicologico, ostetrico e legale sul benessere e la salute riproduttiva delle donne. Siamo convinte che ognun* ha il diritto e le competenze di cercare salute e benessere per sé e per gli/le altri/e ma che per farlo ha bisogno di essere informato/a correttamente e di poter fare scelte libere e consapevoli.
Le attività di Poliedro e dello Sportello sono finalizzate a promuovere la salute bio-psico-sociale del signolo/a e della comunità e alla costruzione di reti sociali solidali tra le persone e tra le famiglie.

In questi mesi stiamo ultimando la costruzione della Stanza De* Bimb* di Poliedro realizzata da una donna artigiana ospite della Casa delle Donne Lucha y Siesta. 

Il 19 dicembre FESTA RACCOLTA FONDI: l'intera giornata sarà dedicata alla raccolta fondi per pagare le spese sostenute fin'ora.
Ci saranno laboratori creativi e momenti di condivisione e tanti buoni dolci per grandi e piccin*.

Vi invitiamo a partecipare numerosi ai prossimi appuntamenti di Poliedro-Spazio per mille Famiglie!

                                                             CALENDARIO 

DICEMBRE
16 dicembre ore 10.00-12.00 Manovre di Disostruzione Pediatrica con SALVAMENTO ACADEMY.
Incontro a contributo libero e consapevole per sostenere il progetto Poliedro.

Sabato 19 dicembre FESTA RACCOLTA FONDI!
- ore 10.00-12.00 Laboratorio creativo di decorazione con carta pesta per genitori e bimb* 3-10 anni con Daniela Micheli, Claudia Bernabucci e Sergio.
- ore 14.00 16.00 Laboratorio creativo di riuso "Ghirlande Autunnali" per genitori e bimb* 3-10 anni con Claudia Bernabucci e Daniela Micheli

Per la FESTA RACCOLTA FONDI è richiesto un contributo minimo di 2 euro a bimb*.

GENNAIO
Domenica 17 gennaio
10.30-12.00 "Dipingiamo il Mondo!Laboratorio di pittura su tessuti di riciclo".Tele inusuali (lenzuoli, strofinacci etc.) per liberare l'espressività di grandi e piccin*. Con Barbara Tarantino sarta della Sartoria Sociale di Lucha y Siesta.

Sabato 23 gennaio Spettacoli di Teatro per Bimb* 3-7 anni. Rassegna curata da Daniele Miglio

Esculsa la giornata della FESTA RACCOLTA FONDI sabato 19 dicembre, ogni attività è a contributo libero e consapevole per sostenere il progetto, la costruzione della Stanza Bimb* Poliedro, le/gli artiste/i e le/gli operatrici/ori coinvolti!
Domenica17 gennaio c'è l'appuntamento con il Mercatino dell'artigianato di Lucha y Siesta.

Ogni Martedì lo Sportello Consultiamoci: dalle 10.30 - 12.30 colloqui di prima accoglienza e su appuntamento consulenze ostetriche, legali e psicologiche.

Vi aspettiamo in via Lucio Sestio 10.

Per INFO e APPUNTAMENTI allo Sportello Consultiamoci e POLIEDRO scrivere a consultiamoci.poliedro@gmail.com



mercoledì 9 dicembre 2015

CAMBIARE IL MONDO UN CORTO ALLA VOLTA

            
Dopo soli  11 mesi siamo riuscite a recuperare le spese sostenute per realizzare il cortometraggio dunque, da oggi, sarà possibile vedere gratuitamente La PRESTAZIONE sul nostro canale YOU TUBE

Grazie a tutte e tutti voi per il sostegno e la partecipazione e in particolare un grazie a chi, gratuitamente, ha lavorato per la realizzazione del corto.

Il video è stato venduto in tutto il mondo e siamo felici dell'incredibile successo raggiunto, che dimostra come  La Prestazione  tocchi corde che riguardano tutt* noi e il nostro modo di stare al mondo.

Con grande piacere possiamo pubblicare anche la versione in italiano con i sottotitoli in inglese, romeno, francese, tedesco e portoghese. Le trovate qui:

Stiamo lavorando per avere la possibilità di sottotitolarlo anche in altre lingue (con i dati dei paesi di riferimento)  per aiutare le donne di altri paesi a difendere il loro diritto di scelta nel parto. 
 
Il video è stato premiato al DOCSCIENT FESTIVAL 2014 e proiettato in moltissimi eventi, convegni, corsi di formazione (universitari e non) per ostetriche e medici, è stato apprezzato da Michel Odent che ci ha inviato un suo commento. Le coppie lo hanno visto in tutta Italia durante gli incontri di accompagnamento alla nascita. Le persone lo hanno commentato e discusso alla Casa Internazionale delle Donne, a Slow Medicine, in librerie, e gruppi e associazioni lo hanno diffuso in tutta Italia (Andria, Lucya & Siesta, Melograno, Vitadidonna e tanti altri).
Perfino all'Istituto Superiore di Sanità, in occasione della giornata contro la violenza alle donne.

Se avete richieste in qualche altra lingua, o se potete aiutarci a creare nuove versioni, scriveteci! Qualsiasi commento e contributo è importante. 

BUON ANNO A TUTTE NOI
perché il parto non debba più essere così come ne... LA PRESTAZIONE!

 

Cogliamo l'occasione per ringraziare tutte e tutti quell* che hanno lavorato gratuitamente alla realizzazione di "La Prestazione - Sex like birth":

Soggetto di Gabriella Pacini
Scritto e prodotto da Gabriella Pacini e Sarah McTeigue
Diretto da Alessandro Basaluzzo
Interpretato da: 
·         Davide Jacopini
·         Serena Foddis
·         Manuele Messineo
·         Gabriella Pacini

Fotografia Valentina Pascarella
Montaggio Sarah McTeigue
Assistente al montaggio Francesca Addonizio
Musiche originali Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro
Aiuto regista Kiersten Miller
Segretario di Edizione Jonathan Deman 

Scenografia Bianca Pezzati
Trucco e Parrucco Carla Vincenzino

 Montatore del suono Francesco Vallocchia 
Operatore di macchina Martina Cocco
Elettricista Sammy Paravan
Colorist Monica di Sabatino

Grafic Designer Katie Roche
Vestito premaman grazie a The Milk Bar
Mezzi tecnici Scirocco Cinematografica 

Girato presso Casa Internazionale delle Donne di Roma



domenica 6 dicembre 2015

VBAC SI O VBAC NO?

                                    
riflessioni sul convegno all'ospedale Cristo Re il 20.11.15



Negare la possibilità di avere un parto vaginale ad una donna senza una reale motivazione medica è violenza contro le donne.
                                                                                                                                               P. Fusco



Sono al convegno e già vedere tanti ginecologi, sopratutto maschi e di una certa età,  anche importanti referenti dell'ostetricia romana, riunirsi per parlare di parto delle donne fa una certa impressione. 
Ricordo quando studiavo ostetricia al policlinico Umberto 1, non era possibile neanche nominare la parola VBAC (parto vaginale dopo cesareo)  e ri-cesarizzavano senza scrupolo  perfino le donne che avevano magari già avuto un VBAC  in qualche altro ospedale e capitavano lì nei loro giri intorno al mondo . Ricordo lo smarrimento di una ragazza indiana che doveva aver girato parecchio e che dopo un primo cesareo chissà dove aveva avuto un VBAC  in Svezia. Adesso era nuovamente a termine di gravidanza e ricoverata da noi. Stava seduta sul letto e ci guardava con aria interrogativa aspettando di capire quale destino avessero deciso i medici per lei . Come tante altre donne, era in attesa che altri decidessero sul suo corpo senza poter avere neanche diritto di parola ... . Quando le era stato detto che avrebbe avuto un altro cesareo, si era sentita confusa e spaventata, ma non c'era nessuna alternativa possibile, e cesareo fu.

Oggi la sala è piena, molte persone rimangono in piedi e si respira un aria di attesa, è subito chiaro a tutti che da domani sarà più difficile continuare a tagliare tutte senza motivo e aspettiamo impazienti l'inizio dei lavori...

Dalle prime relazioni 3 sono le  cose che emergono subito con chiarezza :

1) il VBAC si fa in alcuni ospedali non perché i medici hanno pensato la migliore assistenza possibile ma perché sono le donne che, tramite internet, social network e passa parola, si sono attivate e, scambiandosi  informazioni ed EBM, hanno preteso di scegliere loro sul loro corpo. ...questo dimostra che una rivoluzione è già cominciata e come ci si aspettava, è partita "dal basso", dalle donne stesse.
2) che la strada intrapresa negli ultimi 30 anni e che ha portato ad un incredibile aumento dei tagli cesarei (l'aumento è circa del 350% dal 1980 ad oggi) era sbagliata. Questo lo ha riconosciuto Arduini, ginecologo, medico legale, importante riferimento dell'ostetricia romana . Forse un po' poco come scuse dopo centinaia di migliaia di interventi inutili...
 3) siamo ancora in una situazione in cui ognuno fa come vuole. La relazione di Marina Davoli dall'Istituto Superiore di Sanità mostra un Italia che sembra avere il morbillo, con piccole macchie sparse quà e là... le macchie sono appunto lì dove viene permesso alle donne di partorire per via vaginale dopo il taglio cesareo, ma nella maggior parte degli ospedali ancora nulla.

La cosa che colpisce di più è vedere tanti medici che cercano di giustificare la loro condotta, del perché hanno imposto fino ad oggi (e molti continuano a farlo) un inutile e pericoloso intervento chirurgico alle donne. Sappiamo che, malgrado il VBAC sia raccomandato dalle linee guida dell'ISS dal 2012, sono ancora pochi gli ospedali dove viene effettivamente praticato.
In particolare colpisce la posizione del gruppo del FBF Villa S. Pietro, l'ospedale romano con il più alto numero di parti (supera le 4000 nascite all'anno) e anche con un altissimo numero di TC, che sfiora il 50%. Il loro primario Bonito non sa più dove arrampicarsi per poter continuare a sostenere che da loro non è possibile assistere un VBAC ma che ogni donna è costretta a subire un altro TC. Parla di rischi, di complicazioni chirurgiche, di problemi medico legali, ma ogni sua obiezione viene dolcemente rigettata da Piscicelli , il primario del Cristo Re. Carlo Piscicelli è una persona mite, non aggressiva e che cerca veramente di sostenere la salute delle donne, e si rivolge a Bonito nello stesso tono, teneramente paterno, di chi cerca di spiegare, correggere senza infierire, su di una persona in evidente difficoltà. Perché Bonito è veramente in difficoltà, e alfine, tira fuori quella che è la vera motivazione : non assistono i VBAC non perché siano convinti che il TC sia il percorso di salute migliore per madre e neonato ma perché non c'è una reale  volontà di cambiare le cose, e anche fronte di studi e evidenze scientifiche che dimostrano meno pericoloso il VBAC rispetto al TC ripetuto, tutto procede improvvisando e secondo l'umore e la convenienza del medico di turno... in una parola Bonito ammette che non è in grado di fare il primario e tutto quello che riesce a fare è  medicina difensiva.  Il bello è che Bonito lo dichiara pubblicamente e lo porta a giustificazione. A questo punto Fusco dell'Isola Tiberina (certo anche voi all'isola non è che ne assistiate tanti di VBAC, anche lì dipende da chi c'è di turno...) si alza di scatto , prende il microfono e grida : negare la possibilità di avere una parto vaginale senza una reale motivazione medica è violenza contro le donne.

Grande applauso dal pubblico. Ecco , è stato detto, è violenza.

Non è solo malpractice, è una vera e propria forma di violenza, che nasce dal disprezzo per il corpo delle donne. Le madri, lo sappiamo, vengono celebrate pubblicamente ma disprezzate in segreto e negare il diritto alla libertà di scelta nel parto è non riconoscere il loro diritto ad autodeterminarsi e decidere per il loro corpo, di fatto è violenza.
Ferrazzi, primario del Buzzi di Milano e Serra , ex- primario del Cristo Re dicono che l'unica strada possibile è lasciare l'assistenza del parto fisiologico alle ostetriche (purtroppo anche loro, in quanto donne, troppo spesso celebrate pubblicamente e disprezzate in segreto...). Ferrazzi sottolinea come anche nella comunicazione dobbiamo fare attenzione all'uso delle parole: parlare di taglio cesareo rimanda ad un imperatore, è nobilitante. Il taglio cesareo andrebbe chiamato per quello che è quindi un  estrazione fetale addominale chirurgica, o nascita addominale chirurgica. Solo così possiamo vederlo e capire di cosa si tratta.
Questo fondamentalmente quello che esce dal convegno, e che già sapevamo, ma vederlo e sentirlo, è la dimostrazione che la strada intrapresa dalle donne, al contrario dei medici, è quella giusta, e sta cominciando a dare i suoi frutti.

Gli altri commenti e relazioni riguardano indicazioni, modalità di assistenza, vantaggi e svantaggi. Riassumendo brevemente:
Non ha valore la valutazione dello spessore della cicatrice a termine di gravidanza.
L'induzione non va fatta anche se, in caso di necessità , è possibile usare ossitocina durante il travaglio.
E' possibile avere l'epidurale, anche se gli anestesisti (Farina) ammettono che allunga un poco i tempi dell'espulsione.
Il montoraggio va fatto per tutta la durata del travaglio (ma quando potremo avere finalmente il monitoraggio wireless?).
Per il Royal College è possibile avere un VBAC già dopo soli 12 mesi, altri studi fanno riferimento a 18 mesi.
E' possibile, e raccomandato,  avere un VBA2C, i rischi aumentano di poco (rischio di rottura d'utero dopo 1 TC 0,75%, dopo 2 TC 1,60%.
La mortalità materna nel VBAC è 4/100.000 , nel TC ripetuto 13/100.000.
Il picco della rottura d'utero è intorno ai 4-5 cm , e non in fase espulsiva, come alcuni temono.


buon VBAC a tutte .