F. Rigotti Partorire con il corpo e con la mente. Bollati Boringhieri, Torino 2011
È possibile pensare la filosofia alla luce del parto? O meglio, fare filosofia alla luce del parto? Nel suo Partorire con il corpo e con la mente Francesca Rigotti tenta di tracciare e individuare i rapporti tra maternità e filosofia. Ricorda come la filosofia è stata (e forse ancora è) in gran parte cosa da uomini proprio perché le donne sono sì in grado di partorire, ma più che idee, le donne partoriscono figli. Naturalmente ci si dimentica come la stessa metafora del ‘partorire idee’ venga dal parto della carne, tuttavia l’azione di partorire diventa nobile, e dunque degna degli uomini, nel momento in cui il prodotto del concepimento (‘concepire un’idea’, un ‘concetto’ appunto) è il risultato di una ‘gestazione’ intellettuale. Sembrerebbe che la storia ci dica che filosofia e maternità (partorire figli, prendersi cura dei figli, perché la possibilità della paternità non è negata ai filosofi) non sono un binomio. Eppure l’autrice porta l’esempio della filosofa Elizabeth Anscombe, madre di sette figli,la quale