domenica 3 gennaio 2016

RASSEGNA CULTURALE PERMANENTE SENZA STEREOTIPI



POLIEDRO - SPAZIO PER MILLE FAMIGLIE
Freedom for Birth Rome Action Group - Casa delle Donne Lucha Y Siesta
                                                                                                                                                
in collaborazione con
Il Melograno - Centro Informazione Maternità e Nascita
 e Officina Culturale Via Libera  

Presentano
LA RASSEGNA CULTURALE PERMANENTE
 SENZA STEREOTIPI

“Sei un maschietto, non devi piangere come una femminuccia!”
“Non giocare con le macchinine, sei una principessa!”
“Ai maschi il blu alle femmine il rosa”

“I bimbi che si svegliano di notte hanno un disturbo del sonno”
“Non tenerla/o sempre in braccio, si vizierà!”
"I bimbi e le bimbe troppo coccolat* non diventano mai autonomi!"
"Dorme con voi nel lettone? Ma così non imparerà mai a dormire da sol*!"
”Ha due anni e ancora lo allatti? Verrà su troppo mammone!”.
"Se non allatti che mamma sei..."


“Informiamo le ragazze ed i ragazzi sulla sessualità e non penseranno che al sesso!”.
“Chi ha l’AIDS è un pervertito, un omosessuale, un tossico o va a prostitute!”.
“Hai l'AIDS? Te la sei cercata..
“Per la donna, non c'è sesso senza amore”

“Se ha abusato di lei è perché lo ha provocato!”
"Se rimane tanti anni col marito violento vuol dire che ci sta bene o se lo merita"
"La donna che non ha il coraggio di denunciare il marito violento non ama abbastanza i suoi figli"
L'uomo che uccide la "sua" donna è preda di un raptus di gelosia... "

“I lavori di cura per le donne e i ruoli di comando per l’uomo”
“Per la donna, la famiglia viene sempre prima della carriera”
“Se hai figli, non puoi essere efficiente sul lavoro...”
“La maternità è la realizzazione della femminilità”
“Se non hai figli non sei una vera donna”

“Il medico sa come farti partorire e sa ciò che è meglio per te”
"Vuoi partorire a casa? Sei un'incosciente che mette in pericolo la salute di su* figli*"
"I bambini hanno bisogno di una mamma e un  papà. Due mamme o due papà non è una famiglia”
"Genitori omosessuali cresceranno figli omosessuali"



Stereotipi e pregiudizi colpiscono tutti e tutte. Grandi e piccini, neri, bianchi e gialli, donne e uomini, sani e malati, etero e omosessuali. E tutti ne siamo portatori.
Come difendersi? Conoscendoli prima di tutto!
Nasce così l’esigenza di una Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi! Per vederli, riconoscerli e combatterli.
Stereotipi e pregiudizi sono credenze apprese, semplificate e rigide, non basate sulla nostra esperienza diretta ma costruite all’interno dei nostri gruppi sociali di appartenenza.  In base a queste credenze, ognuna/o di noi attribuisce a priori e indistintamente determinate caratteristiche a un gruppo di persone anche se non le conosce per niente! Senza quindi tenere conto delle possibili differenze tra i singoli individui

Lo stereotipo e il pregiudizio sono pensieri basati proprio sulla paura di ciò che si conosce molto poco. Per questo l’ignoranza è il terreno più fertile per coltivarli.
Utilizzare uno stereotipo per valutare gli altri è una scorciatoia mentale che serve a interpretare velocemente la realtà e a capire come muoversi al suo interno, facendo però una severa economia di consapevolezza e riflessione.  

Li apprendiamo dal primo giorno di vita osservando le persone con cui ci rapportiamo, guardando la tv, ascoltando la radio, leggendo, semplicemente vivendo… 
Il problema è che diventano delle implicite chiavi di lettura della realtà spesso non corrette e quando meno ce lo aspettiamo iniziamo a giudicare il mondo, l’altra/o e anche noi stesse/i in base stereotipi e pregiudizi culturali, sessuali e di genere, razziali, sociali ed economici. 

Questo crea una serie di problemi alle persone e tra le persone: sofferenza soggettiva; inadeguatezza e sfiducia in sé e nelle proprie capacità di compiere scelte in base ai propri bisogni e desideri autentici non in base alle aspettative sociali; difficoltà di integrazione ed esclusione sociale, razzismo, sessismo…
Difatti stereotipi o pregiudizi creano regole di comportamento e ruoli di genere e sociali, dati per scontati, considerati “normali” o addirittura “naturali” che condizionano le nostre scelte.
E se non si corrisponde allo stereotipo, si subisce una forte pressione ad aderire alla norma culturale comune, pur se distante dal proprio autentico e intimo sentire. 
Mettere una lente di ingrandimento su stereotipi e pregiudizi per permetterci di vederli con maggiore chiarezza e consapevolezza è proprio quello che vogliamo fare con questa Rassegna Culturale Permanente senza Stereotipi
Inauguriamo questo primo ciclo di video-documentari e spettacoli osservando e riflettendo sugli stereotipi che colpiscono ambiti e persone che forse non ci aspetteremmo essere vittime di stereotipi o pregiudizi: il parto e i bisogni di bambine e i bambini piccoli.
L’esperienza della nascita è fortemente investita di rappresentazioni socioculturali stereotipiche  e pregiudizievoli: il parto è visto secondo l’ottica del rischio come esclusivamente pericoloso, terribilmente  e insopportabilmente doloroso; si pensa che i sanitari “fanno partorire” la donna e “fanno nascere” la/il sua/o bambina/o; che la donna incinta sia un mero “contenitore” e che debba delegare ad altri “esperti” le decisioni circa il suo corpo che è un po’ meno suo; che  la donna non abbia il diritto né sia in grado di scegliere in modo libero e informato il luogo e le modalità del proprio parto. 
Il pensiero adultocentrico applicato alla vita del/la neonato/a e la cultura del distacco emotivo e dell’autonomizzazione precoce delle nostre figli e dei nostri figli, veicolano stereotipi e pregiudizi anche su bambini/e piccolissimi/e, sostenuti e cavalcati dal mercato e dalle sue esigenze di vendita. 
Tali stereotipi condizionano i genitori e i loro stili parentali ed educativi. Per cui ci si attende che i neonati e le neonate dormano tutta notte fin dai primi giorni di vita magari da soli e che si consolino abbracciati a un orsetto inanimato e succhiando un ciuccio; che mangino ad ore e non quando realmente ne sentono il bisogno; che si vizino se vengono tenuti in braccio.

Attraverso lo stimolo potente del mezzo visivo vogliamo osservare insieme i nostri stereotipi e pregiudizi, confrontarci e condividere informazioni corrette su queste tematiche dal punto di vista scientifico (psicologico, ostetrico) e legale. 
La conoscenza consapevole e la riflessione critica su che tipo di occhiali usiamo per guardare il mondo possono sostenere la competenza di ciascuna donna e ciascun uomo a fare scelte più libere, autentiche e autodeterminate sulla propria salute riproduttiva e sul percorso nascita, centrate su bisogni e sentire personale; sostenere i genitori a scegliere con consapevolezza, responsabilità e fiducia in sé come comportarsi e rapportarsi con i propri figli e figlie; facilitare relazioni fondate sull’autenticità e sulla reale conoscenza reciproca.

Da gennaio 2016 parte La Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi

Ogni ultimo venerdì del mese dalle 17.15 alle 19.00 verrà organizzata una proiezione di video-documentari, spettacoli a tema e incontri informativi che si terranno presso la Casa delle Donne Lucha Y Siesta (Lucio Sestio), Officina Culturale Via Libera (Porta Furba) e presso Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita di Roma (San Giovanni - Re di Roma).
Per ogni incontro è richiesto un piccolo contributo per sostenere il progetto della Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi.

A breve verrà pubblicato il calendario con indicazione dei luoghi delle proiezioni. Vi aspettiamo!





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