A titolo personale e a nome di Freedom For Birth Rome Action Group,
declino l’invito a partecipare al Convegno “La Casa Maternità nel Lazio” del 22
gennaio prossimo, organizzato dall’Associazione
Il Nido.
Nelle ultime ore abbiamo appreso che l’obiettivo di questo
convegno sia quello di promuovere azioni politiche e interventi economici
rispetto alle case maternità private.
Questo obiettivo, per noi e per la nostra attività politica,
non è prioritario, mentre è prioritaria l’organizzazione, l’implementazione, il
finanziamento e il funzionamento di case
maternità del sistema sanitario regionale o comunque facenti capo a strutture
pubbliche.
Crediamo, infatti, che il diritto delle donne di scegliere,
per il proprio parto, luoghi alternativi agli ospedali debba, in primis, essere
garantito attraverso l’erogazione diretta da parte del servizio sanitario
pubblico dell’assistenza domiciliare o in case maternità, tenuto peraltro conto
che la stessa Legge n. 833/1978 attribuisce, alle utenti e agli utenti, il diritto di
scegliere il luogo in cui ricevere l’assistenza sanitaria e, quindi, impone, alle
istituzioni pubbliche, il dovere di rendere possibile questa scelta.
Ritenevamo che il convegno “La Casa Maternità nel Lazio”,
vista anche la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni politiche e
amministrative della Regione, che lo ospita, potesse essere un’occasione
preziosa per riportare in cima all’agenda politica regionale il tema che più ci sta a cuore e cioè la riapertura
della Casa del Parto Acqualuce.
Tuttavia, nelle ultime ore, il veto posto da parte delle
organizzatrici e organizzatori al nostro intervento, che aveva ad oggetto il
tema del diritto delle donne alle case maternità, e che imprescindibilmente avrebbe
affrontato la questione della inaccettabile chiusura della Casa del Parto Acqualuce,
quale esempio eclatante di negazione del diritto delle donne del Lazio a scegliere
ed avere un modello di assistenza alla gravidanza e al parto non ospedaliera e in
linea con le evidenze scientifiche, nonché coerente con il diritto di autodeterminarsi
rispetto al proprio corpo ed alla propria salute riproduttiva, ci impone
di ritirare la nostra partecipazione e di ribadire pubblicamente che Freedom
For Birth Rome Action Group non può essere utilizzata per supportare obiettivi
e interessi di tipo privatistico.
Freedom For Birth Rome Action Group è da sempre dalla parte
delle donne e lotta per un sistema di salute pubblica universale, di qualità e liberamente
accessibile a tutte, un sistema in cui la qualità dei servizi sia valutata, in
primis, dalle stesse donne che ne
usufruiscono.
Non parteciperemo quindi al convegno e continueremo la
nostra battaglia per la riapertura della Casa del Parto Acqualuce, accanto alle donne e accanto a
tutte le soggettività politiche che condividono questo stesso
obiettivo.
Virginia
Giocoli
Freedom For
Birth Rome Action Group
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