POLIEDRO - SPAZIO PER
MILLE FAMIGLIE
Freedom for Birth Rome Action Group -
Casa delle Donne Lucha Y Siesta
in collaborazione con
Il Melograno
- Centro Informazione Maternità e
Nascita
e Officina Culturale Via
Libera
Presentano
LA RASSEGNA CULTURALE PERMANENTE
SENZA STEREOTIPI
“Sei un maschietto, non devi piangere
come una femminuccia!”
“Non giocare con le macchinine, sei una
principessa!”
“Ai maschi il blu alle femmine il rosa”
“I bimbi che si svegliano di notte hanno
un disturbo del sonno”
“Non tenerla/o sempre in braccio, si
vizierà!”
"I bimbi e le bimbe troppo
coccolat* non diventano mai autonomi!"
"Dorme con voi nel lettone? Ma così
non imparerà mai a dormire da sol*!"
”Ha due anni e ancora lo allatti? Verrà
su troppo mammone!”.
"Se non allatti che mamma sei..."
“Informiamo le ragazze ed i ragazzi
sulla sessualità e non penseranno che al sesso!”.
“Chi ha l’AIDS è un pervertito, un omosessuale,
un tossico o va a prostitute!”.
“Hai l'AIDS? Te la sei cercata..”
“Per la donna, non c'è sesso senza amore”
“Se ha abusato di lei è perché lo ha
provocato!”
"Se rimane tanti anni col marito
violento vuol dire che ci sta bene o se lo merita"
"La donna che non ha il coraggio di
denunciare il marito violento non ama abbastanza i suoi figli"
L'uomo che uccide la "sua"
donna è preda di un raptus di gelosia... "
“I lavori di cura per le donne e i ruoli
di comando per l’uomo”
“Per la donna, la famiglia viene sempre prima
della carriera”
“Se hai figli, non puoi essere
efficiente sul lavoro...”
“La maternità è la realizzazione della
femminilità”
“Se non hai figli non sei una vera
donna”
“Il medico sa come farti partorire e sa ciò
che è meglio per te”
"Vuoi partorire a casa? Sei
un'incosciente che mette in pericolo la salute di su* figli*"
"I bambini hanno bisogno di una
mamma e un papà. Due mamme o due papà non
è una famiglia”
"Genitori omosessuali cresceranno
figli omosessuali"
Stereotipi e pregiudizi colpiscono tutti e
tutte. Grandi e piccini, neri, bianchi e gialli, donne e uomini, sani e malati, etero e omosessuali. E tutti ne siamo portatori.
Come difendersi? Conoscendoli prima di tutto!
Nasce così l’esigenza di una Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi! Per vederli, riconoscerli e combatterli.
Come difendersi? Conoscendoli prima di tutto!
Nasce così l’esigenza di una Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi! Per vederli, riconoscerli e combatterli.
Stereotipi e pregiudizi
sono credenze apprese, semplificate e rigide,
non basate sulla nostra esperienza diretta ma costruite all’interno dei nostri gruppi sociali di appartenenza. In base a queste credenze, ognuna/o di noi attribuisce
a priori e indistintamente determinate caratteristiche a un gruppo di persone
anche se non le conosce per niente!
Senza quindi tenere conto delle possibili
differenze tra i singoli individui.
Lo stereotipo e il pregiudizio sono pensieri basati proprio sulla paura di ciò che si conosce molto poco. Per questo l’ignoranza è il terreno più fertile per coltivarli.
Lo stereotipo e il pregiudizio sono pensieri basati proprio sulla paura di ciò che si conosce molto poco. Per questo l’ignoranza è il terreno più fertile per coltivarli.
Utilizzare uno stereotipo per valutare gli altri è una scorciatoia mentale che serve a interpretare velocemente la realtà e a capire
come muoversi al suo interno, facendo però una severa economia di
consapevolezza e riflessione.
Li apprendiamo dal primo giorno di vita osservando le persone con cui ci rapportiamo, guardando la tv, ascoltando la radio, leggendo, semplicemente vivendo…
Li apprendiamo dal primo giorno di vita osservando le persone con cui ci rapportiamo, guardando la tv, ascoltando la radio, leggendo, semplicemente vivendo…
Il problema è che diventano delle implicite chiavi di lettura
della realtà spesso non corrette e quando meno ce lo aspettiamo iniziamo
a giudicare il mondo, l’altra/o e anche noi stesse/i in base stereotipi e
pregiudizi culturali, sessuali e di genere, razziali, sociali ed economici.
Questo crea una serie di problemi alle persone e tra le persone: sofferenza
soggettiva; inadeguatezza e sfiducia in sé e nelle proprie capacità di compiere scelte in base ai
propri bisogni e desideri autentici non in base alle aspettative sociali;
difficoltà di integrazione ed esclusione sociale, razzismo, sessismo…
Difatti stereotipi o pregiudizi creano regole di comportamento e ruoli di genere e
sociali, dati per scontati, considerati “normali” o addirittura “naturali”
che condizionano le nostre scelte.
E se non si corrisponde allo stereotipo, si subisce una forte pressione ad aderire alla norma culturale comune, pur se distante dal proprio autentico e intimo sentire.
E se non si corrisponde allo stereotipo, si subisce una forte pressione ad aderire alla norma culturale comune, pur se distante dal proprio autentico e intimo sentire.
Mettere una lente di ingrandimento su stereotipi e pregiudizi
per permetterci di vederli con maggiore chiarezza e consapevolezza è proprio
quello che vogliamo fare con questa Rassegna
Culturale Permanente senza Stereotipi.
Inauguriamo questo
primo ciclo di video-documentari e spettacoli osservando e riflettendo sugli
stereotipi che colpiscono ambiti e persone che forse non ci aspetteremmo essere
vittime di stereotipi o pregiudizi: il parto e i bisogni di bambine e i bambini
piccoli.
L’esperienza della
nascita è fortemente
investita di rappresentazioni socioculturali stereotipiche e pregiudizievoli: il parto è visto secondo
l’ottica del rischio come esclusivamente pericoloso, terribilmente e insopportabilmente doloroso; si pensa che i
sanitari “fanno partorire” la donna e
“fanno nascere” la/il sua/o bambina/o; che la donna incinta sia un mero “contenitore” e che debba delegare ad
altri “esperti” le decisioni circa il suo corpo che è un po’ meno suo; che la donna non abbia il diritto né sia in grado
di scegliere in modo libero e informato il luogo e le modalità del proprio parto.
Il pensiero
adultocentrico applicato alla vita del/la neonato/a e la cultura del distacco
emotivo e dell’autonomizzazione precoce delle nostre figli e dei nostri figli, veicolano
stereotipi e pregiudizi anche su bambini/e piccolissimi/e, sostenuti e cavalcati dal mercato e
dalle sue esigenze di vendita.
Tali stereotipi condizionano i genitori e i loro stili parentali ed educativi. Per cui ci si attende che i neonati e le neonate dormano tutta notte fin dai primi giorni di vita magari da soli e che si consolino abbracciati a un orsetto inanimato e succhiando un ciuccio; che mangino ad ore e non quando realmente ne sentono il bisogno; che si vizino se vengono tenuti in braccio.
Attraverso lo stimolo potente del mezzo visivo vogliamo osservare insieme i nostri stereotipi e pregiudizi, confrontarci e condividere informazioni corrette su queste tematiche dal punto di vista scientifico (psicologico, ostetrico) e legale.
Tali stereotipi condizionano i genitori e i loro stili parentali ed educativi. Per cui ci si attende che i neonati e le neonate dormano tutta notte fin dai primi giorni di vita magari da soli e che si consolino abbracciati a un orsetto inanimato e succhiando un ciuccio; che mangino ad ore e non quando realmente ne sentono il bisogno; che si vizino se vengono tenuti in braccio.
Attraverso lo stimolo potente del mezzo visivo vogliamo osservare insieme i nostri stereotipi e pregiudizi, confrontarci e condividere informazioni corrette su queste tematiche dal punto di vista scientifico (psicologico, ostetrico) e legale.
La conoscenza consapevole e la riflessione critica su che
tipo di occhiali usiamo per guardare il mondo possono sostenere la competenza
di ciascuna donna e ciascun uomo a fare scelte più libere, autentiche e autodeterminate sulla
propria salute riproduttiva e sul percorso nascita, centrate su bisogni e
sentire personale; sostenere i genitori a scegliere con consapevolezza, responsabilità
e fiducia in sé come comportarsi e rapportarsi con i propri figli e figlie;
facilitare relazioni fondate sull’autenticità e sulla reale conoscenza reciproca.
Da oggi 29 gennaio 2016 parte La Rassegna Culturale Permanente Senza Stereotipi
Ogni ultimo venerdì del mese dalle 17.00 alle 19.00
verrà organizzata una proiezione
di video-documentari, spettacoli a tema e incontri informativi che si terranno presso
la Casa
delle Donne Lucha Y Siesta (Lucio Sestio), Officina Culturale Via Libera (Porta
Furba) e presso Il Melograno Centro Informazione Maternità
e Nascita di Roma (San
Giovanni - Re di Roma).
Oggi 29 gennaio dalle 17.00 alle 19.00 proiezione del corto La Prestazione - Sex Like Birth di G. Pacini e S. Mc Tiegue prodotto da Freedom for Birth Rome Action Group.
A seguire dibattito sugli eccessi di medicalizzazione e la violenza nel parto.
Interviene Gabriella Pacini, ostetrica, Ibcbl, fondatrice Freedom for Birth Rome Action Group.
"Il rapporto sessuale e il parto sono processi fisici condizionati dall’ambiente che ci circonda.
Cosa succede se una coppia si trova ad avere un rapporto nelle stesse condizioni in cui una donna affronta il travaglio?Questo film lo fa in modo divertente ed ironico…
Il Docscient International Scientific Film Festival 2014 ha conferito la menzione speciale della direzione artististica “Per la sorprendente capacità di porre interrogativi su alcuni inossidabili paradigmi scientifici utilizzando un arteficio narrativo paradossale, geniale ed estremamente efficace”.
Per ogni incontro è richiesto un piccolo contributo di 2 euro per sostenere il progetto
della Rassegna Culturale Permanente
Senza Stereotipi.
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